Redazione BnD . 17/06/2025 . Tempo di lettura: 2 minuti
Il 5×1000 non è solo una firma su un modulo fiscale. È un gesto che trasforma intere comunità di persone. Per noi di Bambini nel Deserto rappresenta un investimento diretto in progetti concreti e necessari – dal pozzo alla scuola, dalle cure mediche all’impresa femminile – che cambiano la vita di bambini, famiglie e interi villaggi, principalmente nel Sahel e nel Sahara.
Perché è importante destinare il tuo 5×1000 a Bambini nel Deserto È gratuito per te, ma fondamentale per noi: basta una firma e il nostro codice fiscale 94094820365 per sostenere istruzione, acqua, sanità, agricoltura, sviluppo economico nelle aree più fragili. È trasparenza garantita: ogni euro viene rendicontato e destinato entro l’anno a progetti specifici, perché crediamo nella responsabilità e nella fiducia verso chi dona .
Cosa rende unico il tuo contributo? Ogni firma diventa: Un pozzo che elimina chilometri a piedi per accedere all’acqua; Una scuola dove i bambini possono studiare all’ombra della speranza; Un’ambulanza che porta cure e salva vite; Un’impresa sostenibile che restituisce autonomia e dignità. Un’opera collettiva che cresce ogni giorno in uno dei 20 Paesi in cui operiamo.
Perché questa campagna Abbiamo scelto un approccio realistico e provocatorio: il titolo “Vuoi aiutarli a casa loro? Cerchiamo te” (e i successivi che verranno) serve a stimolare una riflessione critica sull’impegno personale. Nel linguaggio comune siamo abituati a sentire frasi come “Aiutiamoli a casa loro”: bene, Bambini nel Deserto lo fa ogni giorno, tutti i giorni da 25 anni. E se il desiderio di una persona è davvero quello di portare aiuti nei luoghi di origine, basta una firma. L’obiettivo è rompere la retorica stucchevole e riportare al centro i fatti: il tuo 5×1000 non è generico, ma volto a sostenere progetti concreti, capillari e credibili.
Dietro la campagna Questa strategia digitale – declinata su Instagram, newsletter e sito – è un idea di Diego Fontana, copywriter e docente dello IED, che collabora con Bambini nel Deserto dal 2000.