6 corpi sono stati recuperati al largo delle coste italiane l’8 settembre e sono stati trasportati a Lampedusa. Si ritiene che le persone annegate fossero a bordo di una barca affondata all’inizio della scorsa settimana nelle acque libiche.
Il 4 settembre la guardia costiera italiana ha soccorso sette persone, tutti siriani, da una barca semiaffondata, a sudovest di Lampedusa. I sopravvissuti hanno detto ai soccorritori di essere partiti dalla Libia il primo settembre e che 21 delle 28 persone a bordo, tra cui tre bambini, erano cadute in mare a causa del maltempo.
“Siamo partiti da Sabrata, in Libia, il 1 settembre, nel pomeriggio”, ha raccontato uno dei sopravvissuti. “A bordo c’erano tutti sudanesi e siriani. La barca si è capovolta dopo una giornata in mare. Tutti sono caduti in acqua perché il tempo era cattivo e il mare era agitato. Abbiamo provato a salvare i nostri compagni, ma non c’è stato nulla che potessimo fare”, ha detto il sopravvissuto.
I soccorritori ritengono che i corpi recuperati siano alcuni dei 21 dispersi dal naufragio, in base alle coordinate del luogo in cui sono stati trovati. Il sindaco di Lampedusa Filippo Mannino ha descritto il ritrovamento dei corpi come “un’altra tragedia” nell’attuale crisi migratoria.
Le organizzazioni non governative accusano le autorità italiane e maltesi di avere deliberatamente ignorato le richieste di aiuto che venivano dall’imbarcazione e di non essere intervenute per lungo tempo, nonostante la barca partita da Sabrata fosse stata segnalata da Seabird 2, l’aereo umanitario che pattuglia il Mediterraneo centrale alla ricerca di imbarcazioni in difficoltà e da AlarmPhone, il network di volontari internazionali che ricevono chiamate di soccorso dalle imbarcazioni lungo la rotta.
Sono state inviate numerose email alle autorità italiane e maltesi a partire dal 4 settembre, ma non è stata avviata alcuna azione di soccorso, ha denunciato Sea Watch. L’imbarcazione è stata avvistata l’ultima volta da Sea Watch a 26 miglia nautiche da Lampedusa.
Meret Wegler, coordinatrice di Seabird, ha affermato in un comunicato: “Dal cielo potevamo vedere l’imbarcazione in condizioni di elevata instabilità. È terribile pensare che le persone a bordo avrebbero potuto essere salvate, ma invece siano annegate a causa di una mancata azione di soccorso”.
Sea-Watch afferma di avere “forti ragioni” per credere che l’imbarcazione in questione sia quella affondata a 10 miglia da Lampedusa due giorni dopo la segnalazione alle autorità, il 4 settembre. La risposta delle autorità italiane “E’ arrivata troppo tardi”, ha affermato l’ONG.
Più di 2.500 migranti sono morti o sono scomparsi nel tentativo di attraversare il Mediterraneo nel 2023 e 1.116 dall’inizio del 2024, secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM).
L’immagine di copertina è stata realizzata con l’IA di ChatGPT.