4° Festival Etrusco dell’inclusione e dell’integrazione

20-06-2024 / 23-06-2024
Cerveteri

Il Festival Etrusco dell’Inclusione e dell’Integrazione è una rassegna di eventi culturali: musica, teatro, letture, presentazioni di libri, laboratori e molto altro animano le location del Comune di Cerveteri, con un unico fine comune; veicolare messaggi positivi e trasmettere la bellezza della diversità culturale.
Il progetto promuove una mentalità che non riservi all’arte una funzione marginale, ma un ruolo centrale socialmente propulsivo, confidando nella sua efficacia comunicativa e nel suo alto valore sociale, di cui la comunità è il principale beneficiario. Il Festival si propone di creare maggiore consapevolezza attraverso gli strumenti dell’arte, del dialogo, del confronto e delle attività per bambini sui temi dei diritti e dell’uguaglianza e di celebrare l’apertura, fisica e mentale, verso le altre culture e verso la diversità tutta.
Bambini nel Deserto sarà presente Sabato 22 giugno a partire dalle ore 17:30 con il suo Mercatino Solidale.
Per la quarta edizione del Festival, la scelta del tema portante è ricaduta sulla linea che unisce il passato delle nostre comunità con le sfide del futuro. L’ambizioso progetto sarà, infatti, quello di collegare le pratiche e le usanze della civiltà etrusca riguardo allo scambio e al sincretismo culturale con il complesso, ma mai eludibile, dialogo tra culture, tradizioni e paesi del mondo odierno. Il Festival celebra l’apertura e la curiosità verso gli altri orizzonti, geografici e mentali, come un atteggiamento vincente tanto per gli Etruschi del VII secolo a.C. quanto per le società del 2024. Il titolo-tema del Festival “Per terra e per mare” sta, così, a sottolineare il rapporto di continuità e uguaglianza tra le diverse parti del mondo, siano esse di terra o di mare, dove i popoli da sempre si sono confrontati e incontrati per scambiarsi saperi, pratiche, innovazioni; la provocazione lanciata al presente è, dunque, quella di considerare sia la terra sia il mare non come stringenti confini, ma come passaggi, e di cogliere la bellezza del moto “per” luogo, che rende possibile l’esistenza, grammaticalmente e fisicamente, del movimento, della transizione, del cambiamento.

Come arrivare

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