Un giorno speciale a Keur Bamboung: costruire il futuro insieme

Nuccia Maldera . 28/05/2025 . Tempo di lettura: 3 minuti

Il progetto di ristrutturazione e costruzione delle strutture di ospitalità nella località di Keur Bamboung, nel cuore del Parco Nazionale del Sine Saloum in Senegal, non è solo un’iniziativa edilizia: è un’opportunità straordinaria di crescita e trasformazione per l’intera comunità locale. Immerso tra mangrovie, canali salmastri e una biodiversità unica al mondo, questo intervento si propone di generare valore su più livelli: economico, sociale, formativo e ambientale. L’obiettivo è ambizioso ma chiaro: realizzare un’infrastruttura turistica sostenibile che valorizzi le risorse naturali e umane della zona, creando posti di lavoro stabili, promuovendo competenze locali e offrendo nuove prospettive economiche per i villaggi circostanti. Una volta completato, il campement rinnovato non sarà solo un luogo di accoglienza per turisti e viaggiatori consapevoli, ma diventerà un punto di riferimento per il turismo responsabile nella regione del Saloum.

Un cantiere che pulsa di vita

Nel villaggio, ogni giornata è scandita dal rumore dei martelli, dal vociare dei lavoratori e dal passaggio regolare delle piroghe che, cariche di materiali da costruzione, solcano le acque del delta. Le maisonettes tradizionali sono in fase di ristrutturazione, mentre nuove strutture stanno prendendo forma nel rispetto dell’architettura locale e dell’ambiente circostante. Oggi è arrivata la squadra degli elettricisti: un gruppo giovane, motivato, con tanta voglia di imparare. Domani, come previsto, toccherà agli idraulici. È un lavoro che si svolge in armonia con i tempi e le modalità imposte dalla geografia e dalla natura del luogo: si arriva in piroga al villaggio di Sipo, poi si attraversa l’isola con un triciclo per raggiungere il cantiere vero e proprio. Uno dei momenti più toccanti della giornata è stato l’arrivo del caposquadra degli elettricisti, che con orgoglio racconta: “Questa è la mia scuola. Voglio che i miei ragazzi imparino qui, nel cuore del loro territorio. Che si sentano protagonisti di un cambiamento concreto.” Parole semplici, ma profonde, che raccontano meglio di ogni altro discorso l’importanza di ciò che sta accadendo a Keur Bamboung.

Un laboratorio di comunità e sostenibilità

Oltre al lavoro fisico e alla costruzione materiale, il progetto è anche un laboratorio umano e sociale. Tutti collaborano: gli artigiani locali, i muratori, i responsabili tecnici, i rappresentanti delle istituzioni comunitarie, il personale della direzione della Aire Marine Communautaire Protégée (AMCP) e i membri del comitato di gestione dell’area protetta. È grazie a questa sinergia che l’intervento sta assumendo un valore duraturo: ognuno sente di essere parte integrante di un percorso che li riguarda direttamente, e questa partecipazione è il primo passo per garantire la sostenibilità a lungo termine del progetto. Anche gli albergatori e gli operatori turistici della regione hanno mostrato interesse crescente: la riqualificazione di Keur Bamboung è vista come un’opportunità per elevare il livello complessivo dell’offerta turistica, attirare visitatori più sensibili ai temi ambientali e sociali, e promuovere un modello alternativo di economia locale.

Oltre le costruzioni: trasmettere competenze, costruire dignità

La trasmissione delle competenze tecniche ai giovani del posto è uno degli elementi chiave del progetto. Attraverso l’affiancamento diretto sul campo, molti ragazzi stanno imparando un mestiere: edilizia, impiantistica elettrica, idraulica, gestione delle forniture, logistica… non semplici lavori, ma strumenti per diventare protagonisti attivi nella costruzione del proprio futuro. In un’area dove le opportunità occupazionali sono spesso scarse o limitate alla pesca stagionale, questo tipo di formazione rappresenta un’autentica rivoluzione silenziosa.

Conclusione: il futuro ha il volto della comunità

Il progetto di Keur Bamboung dimostra che si può conciliare la protezione della natura con lo sviluppo umano, che l’ecoturismo non è una parola vuota ma una strategia concreta per costruire economie locali solide e inclusive. Ogni pietra posata, ogni filo elettrico tirato, ogni tetto rifatto racconta la storia di un cambiamento profondo, che parte dal basso e cresce con il contributo di tutti. Keur Bamboung non è solo un cantiere, ma un crocevia di esperienze, culture e speranze. Un luogo dove si lavora con le mani ma anche con il cuore. Un esempio virtuoso che merita attenzione, sostegno e – perché no – imitazione.

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