Anche in quest’anno scolastico le attività sono iniziate nella prima metà di settembre con la formazione LABORED, che ha affrontato il delicato tema dell’Educazione alla Pace. Gli insegnanti del Polo Scolastico di Nagreongo hanno partecipato con interesse alle due giornate di formazione e hanno già proposto alcune attività all’interno delle nostre classi. La terza giornata è prevista per il 3 gennaio, e siamo già a quota 40 insegnanti.
Una serie di incontri nella seconda metà di settembre hanno permesso di mettere in luce i problemi strutturali delle scuole e porvi rimedio: le piogge, quest’anno particolarmente abbondanti, hanno danneggiato le latrine della scuola materna e diversi pavimenti delle classi e della cucina. Sono quindi stati programmati e finanziati gli interventi di riparazione. Anche la recinzione, di recente costruzione, durante l’estate ha subito danneggiamenti dovuti ad animali e persone. E’stata riparata, così come alcuni arredi.
La scuola è iniziata il 1° ottobre in tutto il Burkina, dopo ben quattro mesi di vacanza.
Purtroppo, la terza settimana di ottobre, le scuole hanno dovuto chiudere i battenti a causa delle Conferenze Pedagogiche Ministeriali. Si auspica che nei prossimi anni tali importanti formazioni si tengano in settembre, per non perturbare il tempo scolastico degli alunni, già così esiguo… I programmi ministeriali quest’anno prevedono tre grandi cambiamenti: l’inserimento dell’inglese, l’apprendimento delle tecnologie informatiche e l’apprendimento di alcuni mestieri, in base al contesto. Se per il terzo punto è possibile fare riferimento a risorse umane esterne (genitori, abitanti del villaggio…), per i primi due temi il Burkina manca sia di formazione che di mezzi tecnologici.
Le nostre insegnanti si stanno già ingegnando sull’insegnamento di alcuni mestieri: la fabbricazione del sapone e delle pomate per il corpo, indispensabili nella stagione secca, e la colorazione dei tessuti tradizionali Cocodonda.
Da quest’anno il governo ha reso obbligatorio l’uso delle divise in tessuti tradizionali per gli alunni di ogni ordine e grado, ragione per cui la nostra scuola ha già provveduto alla produzione di tessuto Cocodonda che sarà venduto alle famiglie a prezzi sociali.
Un altro cambiamento stabilito dal Ministero dell’Educazione è l’abolizione dei CoGes, AME e APE, gli organismi di gestione finanziaria delle scuole, spesso corrotti e poco trasparenti. Sono sostituiti dai Consigli Scolastici, di cui fanno parte i genitori, gli insegnanti e rappresentanti della società civile e religiosa. Nella prima Assemblea Generale, il Consiglio Scolastico ha appoggiato le diverse innovazioni e i genitori si sono resi disponibili per appoggiarci in alcune attività: la produzione orticola, la falegnameria, la produzione di mattoni in banco, la coiffure. Continua anche la collaborazione di BnD con il MBEM, movimento educatori Freinet, che da sempre orienta il nostro fare scuola. Il movimento, a livello mondiale, ha lanciato un’iniziativa per la Pace: gli alunni scrivono lettere ai potenti del mondo per chiedere lo STOP a tutte le guerre.
I nostri alunni e i nostri insegnanti si sono attivati, ecco la lettera collettiva della classe CM1:
Lettera sulla pace e la guerra – A tutti i potenti della terra
Qui in Burkina Faso c’è la guerra, soprattutto nelle regioni del nord e dell’est del paese.
I terroristi vogliono le ricchezze del nostro paese e stanno uccidendo molte persone.
Costringono le persone a spostarsi in altre zone e non possono vivere nei loro villaggi. Nel nostro villaggio, Nagréongo, ci sono molti PDI (sfollati interni). Se c’è la guerra non c’è vita, non c’è gioia.
A causa della guerra, hanno chiuso le scuole, gli ospedali, le moschee, le chiese…
Uccidono molti soldati, ma anche civili: bambini, donne, tutti!
La gente fa la guerra perché non pensa.
Con la guerra tutti piangono sempre. La gente non ha da mangiare e da bere.
La gente non è contenta e si chiede: chi ha iniziato la guerra?
A causa della guerra non si può fare l’allevamento e l’agricoltura, non si può fare quello che si vuole. E la gente taglia gli alberi per poter cucinare, e senza alberi c’è siccità.
La gente ha paura e non riesce ad andare d’accordo con i vicini perché non c’è fiducia.
Quando ci sarà la pace ci sarà la gioia, la vita non sarà più difficile, il Burkina Faso sarà fiero e potrà svilupparsi. La gente potrà lavorare, tutti saranno felici e nessuno sarà obbligato a spostarsi. Con la pace si potrà camminare e fare la caccia nella boscaglia anche durante la notte.
Con la pace tutti i prezzi saranno abbassati. Con la pace le donne e i bambini si prenderanno per mano e, tutti insieme, organizzeremo una grande festa e tutti urleranno di gioia!
Gli alunni della classe CM1 di Tibin – Nagréongo (Burkina Faso)