Milan to Dakar – Slow Charity

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Senegal

Parco del Djoudj

Milan to Dakar – Slow Charity

dalle Alpi al Sahel: la sfida eroica di 4 amici su 4 scooter 50cc.

– Ci sono avventure che nascono da un sogno; altre da una follia condivisa. E poi c’è Milan to Dakar – Slow Charity, un’impresa che sembra uscita da un romanzo d’altri tempi: quattro amici, quattro scooter 50cc degli anni ’90, migliaia di chilometri di strade, montagne, coste, piste e deserto da domare. Una sfida che profuma di olio 2 tempi, vento ghiacciato, sabbia rovente e solidarietà. Dan, Matteo, Davide e Andrea: sono i protagonisti di questa impresa moderna, cavalieri a cinghia e variatore, pronti ad affrontare un tragitto che in molti sognano… ma che pochi osano affrontare davvero.

Partenza: 9 gennaio 2026 da Milano… arrivo a Dakar; inchallah!

I mezzi: gli eroi dimenticati degli anni ’90

In un mondo dominato da tecnologia e potenza, loro hanno scelto l’opposto: l’essenziale, il fragile, il glorioso.

  1. Matteo e Dan guideranno due Malaguti Centro SL 50.
  2. Davide e Andrea affronteranno l’avventura su un Aprilia Rally 50 raffreddati ad aria.

Scooter che hanno visto più meccanici che strade, più riparazioni improvvisate che tagliandi ufficiali. Mezzi che posso sorprenderti… e abbandonarti senza preavviso. Perfetti, insomma, per chi vuole trasformare un viaggio in una leggenda.

Il viaggio: dalle Alpi alla Savana

Da Milano punteranno dritti verso la Francia e poi la Spagna, macinando tappe iniziali da 400-450 km al giorno.

A Tarifa attraverseranno lo Stretto di Gibilterra, lasciandosi alle spalle l’Europa e abbracciando la terra africana.

Sbrcati in Marocco raggiungeranno prima Casablanca per rifornirsi di olio da miscela nella locale sede della Motul, per poi attraversare l’Atlante e spingersi fino alle rovine del Jebel Mudawwar, dove un amico ha nascosto un orologio da recuperare come un tesoro da caccia al destino.

Poi giù, giù e ancora più giù verso la Mauritania, con il suo deserto immenso, il vento tagliente dall’oceano Atlantico, la sabbia che non perdona. Un territorio dove ogni chilometro è conquista.

Infine il Senegal, la strada verso Dakar e l’emozione di vedere apparire il Lago Rosa, luogo mitico dell’arrivo del Paris-Dakar.

Il tutto in 20-25 giorni, con tappe che diventeranno più brevi mano a mano che la realtà del viaggio imporrà il proprio ritmo.

La missione solidale: la benzina più importante

Questa avventura non è solo un viaggio. È un gesto concreto.

Attraverso una campagna di crowdfunding e una serie di eventi prima della partenza, Dan, Matteo, Davide e Andrea raccoglieranno fondi per sostenere i 40 volontari locali che si occupano della gestione del parco, attraverso l’acquisto di attrezzature indispensabili per garantire le attività in loco.

Per affrontare questa impresa serviranno…

  1. 30 litri di olio 2 tempi: 15 litri caricati a Milano e 15 litri ritirati presso la sede Motul di Casablanca.
  2. Tanto coraggio.
  3. Un pizzico di incoscienza.
  4. E naturalmente, adesivi Motul da esibire con orgoglio sui loro minuscoli bolidi.

Perché lo fanno?

Perché la solidarietà può correre lenta, ma arriva lontano.

Perché non servono grandi motori per fare grandi cose.

Perché il mondo ha bisogno di storie così: folli, generose, contagiose.

Seguiteli, sosteneteli e vivete l’avventura con loro

Ogni chilometro sarà un pezzo di Africa in più, ogni donazione sarà un seme di futuro piantato nel Senegal.

DAN, DAVIDE, MATTEO e ANDREA vi aspettano lungo la pista, anche se lenta. E come sempre, chi va piano… fa solidarietà.

Codice DAC5 Codice CRS Descrizione del codice OCSE
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