Il progetto riguarda il supporto in collaborazione con le autorità dell’Area Marina Protetta ai 40 volontari locali che si occupano della gestione del parco, attraverso l’acquisto di attrezzature indispensabili per garantire le attività in loco.
Il parco rappresenta un’opportunità concreta per le comunità dei villaggi circostanti: offre lavoro stabile e contribuisce a contrastare il fenomeno della migrazione dei giovani verso l’Europa.
Il Parco Nazionale del Djoudj è riconosciuto come Sito Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, poiché un luogo di straordinaria bellezza e biodiversità, custode di innumerevoli specie vegetali e animali.
Il Parco Nazionale degli Uccelli del Djoudj rappresenta una delle zone umide più importanti d’Africa e costituisce un punto strategico lungo le rotte migratorie euro-africane.
Con oltre 350 specie di uccelli censite ogni anno, il parco svolge un ruolo cruciale nella conservazione della biodiversità, garantendo habitat di nidificazione e sosta per milioni di uccelli acquatici.
Tuttavia, il parco si confronta con diverse sfide ambientali e gestionali: l’invasione di specie vegetali esotiche che minacciano la qualità delle acque, la necessità di un monitoraggio costante dei parametri ecologici, e la pressione esercitata dal bracconaggio.
A queste criticità si aggiunge l’usura delle infrastrutture essenziali, come le postazioni di osservazione per la ricerca scientifica e l’ecoturismo, nonché il deterioramento delle piroghe utilizzate dalle squadre di sorveglianza e dai tecnici.
Per affrontare tali bisogni si rende necessario:
Ristrutturare e attrezzare le postazioni di osservazione della fauna per rafforzare le attività di ricerca e sensibilizzazione;
Riabilitare e motorizzare le piroghe indispensabili per gli spostamenti nelle zone umide per il pattugliameno anti-bracconaggio.
Dotare il personale di strumentazione scientifica per il controllo della qualità delle acque; fornire strumenti adeguati per il diserbo manuale delle specie invasive.
Sostenere le attività di monitoraggio da parte delle popolazioni locali della fauna e la sorveglianza anti-bracconaggio, coinvolgendo in modo diretto le comunità locali.
Questi interventi mirano a consolidare la gestione partecipativa del Parco e a salvaguardarne le funzioni ecologiche fondamentali, garantendo al tempo stesso ricadute positive sul piano della ricerca, della conservazione e dello sviluppo sostenibile del territorio.
Stime previsionali dei costi
La tabella qui sotto riportano le stime previsionali dei costi per la gestione delle attività nel parco.
Esse comprendono, da un lato, i materiali necessari per l’attuazione delle azioni previste e, dall’altro, la manodopera locale per i lavori di manutenzione, il monitoraggio ecologico e la sorveglianza antibracconaggio.
Materiali e attività
Ristrutturazione di 8 postazioni di osservazione della fauna 4.500 €.
Ristrutturazione di 1 piroga di pattugliamento anti-bracconaggio 1.500 €.
Acquisto di 1 motore per piroga di pattugliamento anti-bracconaggio 3.000 €.
Acquisto di strumentazione per misurare e controllare i parametri delle acque 3.000 €.
Acquisto di attrezzi agroforestali (machete, pale, ecc.) 2.500 €.
10 Binocoli 400 €.
Diserbo delle aree pubbliche di osservazione accoglienza 50 €. per ogni giorno di lavoro;
Monitoraggio delle specie di uccelli 400 €. 25 ogni mese;
Sorveglianza antibracconaggio: 250 €. per ogni uscita / 10 persone per 5 uscite.